Un pareggio del genere qualche tempo fa avrebbe fatto comodo, oggi invece va stretto a questo Ca’ Gallo. Il primo tempo è stato di stampo casalingo mentre il secondo ha visto gli ospiti riacciuffare la partita. Entrambe le squadre hanno terminato la contesa in 10: insomma un perfetto equilibrio. Ma soprattutto questa partita farà statistica perché entrambe le squadre hanno sostituito il portiere.
Rispetto alla prima di campionato per far posto al rientrante Carloni viene spostato sulla trequarti Marcolini. Alessandrini lascia il posto a Dominici sulla fascia. Al centro della difesa il grande ritorno di capitan Politi comporta il sacrificio di D’Agostino.
A partire meglio è il Gallo, ma poi Ceniccola si esalta e mette a segno una doppietta. Pregevole il tocco a scavalcare il portiere in occasione del secondo gol. La prima metà di partita non offre altre emozioni, e la seconda inizia subito con una doccia fredda: Vitiello (che si stava ambientando bene al calcio a 11) non trattiene, prendiamo gol ma soprattutto siamo costretti alla sostituzione perché il nostro portiere ha una ferita. Il fatto di avere Consalvo come secondo è una manna dal cielo, anche perché in un’azione viziata da un fallo laterale non visto nel dubbio decide di parare.
La partita purtroppo a questo punto viene condizionata dal nervosismo. Il condizionamento psicologico del dover vincere anche sul campo di casa ci auto-limita e il Gallo pareggia con un gol che sembrava evitabile come il primo. Peccato perché con una combinazione Ceniccola-Marcolini e con un tiro da fuori preparato benissimo da De Luca eravamo andati quasi sul 3-1. Dal punto di vista individuale vanno segnalati un paio di numeri da paura del Tigre Dominici, una nuova prestazione monstre di Mainardi in difesa.
La nota tattica: giocare con una punta sola ci dà l’equilibrio necessario a centrocampo; Carloni ha fatto il suo dovere e quasi stava anche lui per segnare da solo contro tutta la difesa. Interessante l’impiego di D’Agostino come esterno alto.
A questo punto ci manca veramente poco per raggiungere il top. Se riusciamo a contenere le emozioni nelle fasi decisive della partita il prossimo passo potrebbe essere rappresentato dal riuscire a far convergere e tirare gli esterni, oppure dal chiedere più spinta ai terzini. Il campo di Ca’ Gallo è grande, ma il nostro cuore può esserlo di più.